Rete Natura 2000
Il percorso che ha portato a Rete Natura 2000 è iniziato nel 1972 con la Direttiva 79/409/CEE nota come "Direttiva Uccelli" il cui scopo era tutelare gli uccelli selvatici migratori durante il loro percorso.
Nel 1992 fu emanata una seconda direttiva, la 92/43/CEE, nota come "Direttiva Habitat" la cui finalità era di salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri.
Queste due direttive sono all'origine della rete europea di
tutela e conservazione del patrimonio naturale e della
biodiversità comunitaria.
Rete Natura 2000 si pone quindi l'obiettivo di costituire una rete
ecologica a livello europeo capace di garantire uno stato di
conservazione sufficiente delle specie e degli habitat naturali e
seminaturali più minacciati e tipici.
L'istituzione di 139 Siti di Importanza Comunitaria (SIC),
destinati a divenire Zone Speciali di Conservazione (ZSC ) per la
tutela degli ambienti naturali e di 87 Zone di Protezione Speciale
(ZPS) per la tutela dell'avifauna rara costituisce un traguardo
importante per la realizzazione di una rete di aree (158 in tutto
finora individuate) ad elevato pregio ambientale.
Rete Natura 2000 vige attualmente per 269.408 ettari corrispondenti
a circa il 12% dell'intero territorio regionale. Considerando anche
le aree protette (Parchi e Riserve Naturali regionali e statali)
esterne alla rete, si raggiunge la quota di 354.595 ettari (15,8%
della superficie regionale), considerando anche Aree di
riequilibrio ecologico e Paesaggi protetti facenti parte
dell'ultima riorganizzazione complessiva delle Aree protette
stabilita in base alla Legge regionale 23 dicembre 2011, n.
24.
Nella Provincia di Forlì-Cesena ad oggi sono stati tutelati,
come Rete Natura 2000, 29.624 ettari, pari al 12% dell'intero
territorio provinciale.
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