Cos'è
Quest’anno la rassegna è dedicata al regista maliano Souleymane Cissè, scomparso a febbraio 2025. Innovatore del linguaggio cinematografico, Cissé non ha mai smesso di denunciare le difficoltà della settima arte in Africa, criticando la “censura e l’indifferenza” che ostacolano la diffusione del cinema africano nel mondo. Autore di opere che hanno segnato la storia del cinema del continente, nel 1987 vince il Premio della Giuria al Festival di Cannes con “Yeelen“, film che racconta il viaggio iniziatico di un giovane della nobiltà bambara. Il suo cinema, sempre attento alla Storia del suo paese e dell’Africa, ha saputo descrivere il quotidiano con uno sguardo ironico e poetico inusitato.
“Per me ogni film è unico. Il film traccia la sua strada. Ed io non posso fargli cambiare rotta. È più forte di me. Ho solo una virtù per resistergli: la pazienza.”
 
Importante novità di questa edizione è l’allestimento ed esposizione d’arte delle opere di Claire Gaffa (Akanke), ispirate alle esperienze di alcuni migranti residenti nella nostra città.
Giovedì 6 novembre 
ore 21.00
Apertura e presentazione della rassegna e a seguire proiezione di una selezione di cortometraggi africani e della diaspora:
Astel di Ramata-Toulaye Sy (Francia, Senegal, 2021) 24’
Siamo nel Fouta, un’isolata regione a Nord del Senegal. Astel, una ragazzina di tredici anni, ogni giorno esce dal villaggio con suo padre per pascolare la mandria di bovini. Ma un giorno la loro serena routine s’interrompe…
Lees Waxul di Yoro Mbaye (Senegal, Francia, Belgio, Repubblica Centrafricana, 2024) 21′
In un villaggio senegalese, Ousseynou, ex pescatore disoccupato si reinventa venditore di pane raffermo per mantenere la famiglia. Ma l’apertura di un panificio, gestito dalla cognata, incrina il suo fragile equilibrio. In un crescendo di silenzi, sguardi e parole trattenute, si consuma un conflitto che parla di orgoglio e di ruoli familiari.
Langue maternelle di Mariame N’Diaye (Mali, Francia 2023) 24′
Francia, anni ’80. Sira, una giovane mamma maliana, custodisce nella lingua soninke il legame più intimo con sua figlia Abi. Ma quando la scuola la invita a parlare solo francese, quel gesto quotidiano d’amore diventa un atto di ribellione. Un racconto intenso e delicato su maternità, radici e resistenza silenziosa.In chiusura di serata saranno offerte alcune pietanze preparate dai nostri amici africani residenti a Forlì.
A chi è rivolto
A tutti gli interessati
Date e orari
06 nov
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                                Costo
biglietto 5,00€
Luogo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2025, 15:28