Descrizione
L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, già Archivio di Stato di Forlì dal 1963, ha ereditato, per quanto riguarda la sede forlivese, dalla Biblioteca comunale una parte della documentazione più antica, integrata negli anni immediatamente successivi dagli archivi di deposito degli uffici e istituti, che interessano, da un punto di vista politico ed amministrativo, la propria circoscrizione.
L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena è stato infatti censito in qualità di conservatore dell’archivio della Provincia di Forlì-Cesena, che vi ha versato la propria documentazione in tempi diversi.
Conserva tuttavia anche documenti riguardanti le province limitrofe, la cosiddetta Romagna Toscana, la fascia appenninica della provincia facente parte del Granducato di Toscana fino al 1859 e in seguito della provincia di Firenze fino al 1923, e archivi privati e di carattere ecclesiastico.
I fondi archivistici presenti in Istituto riflettono le vicende e le istituzioni della realtà cittadina, iniziando dal momento storico in cui Forlì si trovava sotto la signoria di Caterina Sforza negli anni tra il 1488 e il 1499, seguita da quella di Cesare Borgia e dal breve ritorno del dominio degli Ordelaffi. Dal 1504 Forlì entra a far parte dello Stato Pontificio. Dal 1798 al 1813 Forlì è capoluogo del Dipartimento del Rubicone, per poi rientrare sotto lo Stato pontificio e divenire dal 1816 sede di Legazione apostolica, confluita in seguito nella Legazione delle Romagne, fino alla nascita del Regno d’Italia.
Modalità d'accesso
L'Archivio è accessibile a tutti
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2025, 09:46